Solo i sognatori fanno cose concrete.
Ornella Visini e Paolo Cannato lo hanno dimostrato: il loro desiderio ardente e la volontà ferrea di raccontare, senza censure, e fuori dal mainstream e dai canali social, la verità riguardo agli effetti avversi causati dal ‘cosiddetto’ vaccino Covid19, li hanno condotti a creare il ‘Progetto Vele Libere Lombardia’, nel luglio 2022.
Ornella e Paolo hanno trasformato un esiguo gruppo whatsapp di mamme, nato quasi per caso, nel coraggioso Progetto Vele.
Cosa sono le Vele? I camion Vela veicolano, tramite manifesti d’impatto, messaggi di verità e consapevolezza, tenuti nascosti dai canali di comunicazione ufficiali.
Le Vele creano campagne pubblicitarie di sensibilizzazione su tutto il territorio nazionale, attraverso la collaborazione di gruppi regionali autonomi e indipendenti, che condividono in rete esperienze; suggerimenti; foto; video; reportage; interviste.
Qual è la missione delle Vele di Ornella e Paolo? Volare alto! Donare ‘semi’ di consapevolezza e verità – come ci spiegano i fondatori – ai cuori di coloro che hanno creduto alle menzogne di chi doveva proteggerci, e invece ci ha ingannato. Aprire varchi nelle coscienze, per inondarle di luce, affinché le anime possano riprendere il timone smarrito della vita.
L’invito, per tutti coloro che incrociano le Vele, è quello di utilizzare il pensiero critico e la capacità di discernimento. Con un approccio amorevole e sempre rispettoso del pensiero altrui, i volontari informano, accolgono, abbracciano chiunque abbia dubbi, o cerchi risposte alla propria sofferenza interiore e spesso fisica, come esito dei vaccini.
Oltre al camion Vela, la voce di dissenso di Ornella e Paolo è espressa anche attraverso l’opera di volantinaggio: i volantini infatti, sono cassa di risonanza per il manifesto della Vela, e un gancio diretto con le persone, per il dialogo. Incarnano quei semi che raggiungono migliaia di anime, che a loro volta li spargeranno, ed essi diverranno germogli, e poi frutti, con lo scopo di nutrire ed espandere la coscienza collettiva, sempre più consapevole.
All’inizio – racconta Paolo – c’era molta diffidenza da parte della gente, eravamo visti come ‘untori’, ma col passare del tempo, e a mano a mano che emergeva la verità, siamo divenuti un punto di riferimento, per chi cerca aiuto, e ci ringraziano per il lavoro di informazione che svolgiamo.
Il tema della prima Vela – spiega Ornella – fu il Grande Inganno dei ‘vaccini’ Covid19, e mostrava gli effetti avversi e i numeri ufficiali dei decessi (fonte: Eudravigilance).
Quando è uscito il documentario INVISIBILI, abbiamo deciso di dedicargli una Vela, perché rispecchiava esattamente il nostro messaggio, e volevamo che l’opera di Paolo Cassina, profonda e sensibile, e drammatica nelle sue testimonianze, avesse visibilità e diffusione.
Grazie all’intuizione e all’empatia di Ornella e Paolo, così è stato: con un effetto domino virtuoso e in armonia con le vibrazioni del cuore, INVISIBILI ha viaggiato libero sulle Vele di tante città, che lo hanno appoggiato: Brescia; Bergamo; Pavia; Lecco; Como; Modena; La Spezia; Massa Carrara; Milano; Monza; Roma; Reggio Emilia …
E dopo INVISIBILI, le Vele sostengono la diffusione del docu-film di Alessandro Amori, LA MORTE NEGATA, che Ornella non esita a definire ‘dono sacro’ per la collettività, ‘cura’ per le ferite dell’anima, e strumento prezioso per chi sta cercando la strada per elaborare il lutto cagionato dalla perdita dei propri cari morti in solitudine, restituiti in sacchi neri, come spazzatura.
C’è spazio anche per i sorrisi, insieme alle Vele, nell’incontro con un’umanità che non ha perso la sua essenza, il soffio che la rende tale. Come la signora anziana che benedice i volontari; oppure chi vuole votarli alle elezioni politiche, scambiandoli per un partito. O come quel vigilante di un grande supermercato, che rimprovera Ornella e Paolo intimandogli di rimuovere i volantini dalle auto parcheggiate, e poi di spalle alle telecamere che lo controllano, esprime piena solidarietà mentre continua a gesticolare, fingendo di compiere il proprio ingiusto dovere.
Le Vele hanno avuto e hanno il coraggio della verità, il cui richiamo, come il canto delle Sirene, è irresistibile. Anche in tempi così lacerati e oscuri.
Per consentire quindi che le Vele proseguano nella loro missione, dall’esperienza originale di Ornella e Paolo, Playmastermovie decide, in collaborazione con il progetto Vele Libere Lombardia, di promuovere un’iniziativa che consenta a tutte le associazioni, comitati, liberi cittadini, di organizzare un camion Vela nella propria città, con i nuovi documentari di Playmastermovie: La Morte Negata, di Alessandro Amori, e Non è andato tutto bene, di Paolo Cassina.
Attivando delle raccolte fondi mirate, si riusciranno a coprire i costi relativi all’affitto del camion Vela, alla grafica, alla stampa dei manifesti e dei volantini.
Una volta raggiunta la cifra, posta come obiettivo, sarà possibile fissare le date del camion Vela nella propria città.
Questa percorso si allinea perfettamente alla vocazione di Playmastermovie, e si aggiunge alle proiezioni dal basso, durante le quali incontrare le persone diventa prerogativa irrinunciabile del progetto, soprattutto per azzerare il distaccamento sociale imposto in questi anni, e sostenuto dalla logica dell’online, al quale – pur utilizzandolo – preferiamo i rapporti umani dal vivo.
Se vuoi creare un camion Vela nella tua città, contattaci a questo indirizzo: info@playmastermovie.com
Contribuisci ora e condividi le singole raccolte fondi che vuoi sostenere 👉 https://playmastermovie.com/le-vele/
Rebecca Raineri