Aeroporto di Pisa: armi camuffate da aiuti umanitari

Il 14 marzo il sito dell’USB (Unione Sindacale di Base) ha riportato un fatto avvenuto sabato 12.
I dipendenti dell’aeroporto civile “Galileo Galilei” di Pisa preposti alle operazioni di carico e scarico, in procinto di caricare un aereo per quello che era stato qualificato come “volo di aiuti umanitari”, si sono resi conto che le casse oggetto del trasporto contenevano non vettovaglie, viveri, medicinali o altri generi di prima necessità, ma armi di vario tipo, munizioni ed esplosivi. I lavoratori, di conseguenza, si sono rifiutati di procedere al carico del materiale in questione.
CInzia Della Porta dell’USB Pisa, nel ricordare episodi simili avvenuti nei mesi scorsi nei porti di Genova e di Livorno in relazione ad altri conflitti in corso, ha evidenziato che, “mentre ancora si fa finta” di discutere dell’opportunità di inviare delle armi, di fatto sono già in corso spedizioni anche da aeroporti civili. E ha annunciato una manifestazione dell’USB per sabato 19 marzo alle 15 davanti all’aeroporto civile di Pisa per esprimere la contrarietà alla guerra nonché all’invio di armi da parte dell’Italia. Il corteo proseguirà poi per l’aeroporto militare.

Nel comunicato ufficiale, l’USB Federazione di Pisa denuncia “con forza questa vera e propria falsificazione, che usa cinicamente la copertura ‘umanitaria’ per continuare ad alimentare la guerra in Ucraina”.

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