Ennesima settimana di proteste in tutta europa e non solo. A quasi due anni dall’inizio della pandemia, la situazione è sempre la stessa, si prevedono chiusure e restrizioni, come in un loop che non sembra aver ne capo ne coda.
Le persone, stanche di queste continue richieste e imposizioni continuano a riversarsi nelle piazze per rivendicare i propri diritti, contro quello che sembra un piano tanto ben organizzato quanto malefico.
In Italia siamo alla soglia dell’apartheid per i non vaccinati.
Dal 6 dicembre infatti, entra in vigore il super green pass, strumento di dubbia efficacia e che complica ancora di più le cose fra ciò che si può fare senza pass, con tampone o da vaccinato, il tutto, ovviamente, per salvare il Natale, esattamente come un anno fa.
Tutto ciò più che proteggere da un virus sembra indirizzato ad aumentare il risentimento delle persone verso le istituzioni, che a colpi di decreti insensati e dichiarazioni che sanno di presa in giro, tipo “moto ondulatorio”, irritano l’intelletto e mostrano la quasi sfacciata intenzione di portare avanti ad ogni costo un copione scritto da altri.
La situazione è la medesima in Austria, Germanie, Olanda, Francia e Polonia, e poi ancora Australia, Messico e Stati Uniti, per citarne alcuni.
Fra Great Reset e covid, vaccini ed ecologismo, si protesta ovunque per fermare quel dichiarato progetto globalista che, dati alla mano, non solo ha fatto schizzare i bilanci delle multinazionali del farmaco e dello shopping online, ma nello stesso tempo ha fatto fallire migliaia di piccole imprese sulle quali la vita delle persone si basava fino a due anni fa, tempi che ormai sembrano lontani.
Tutto questo mentre media e giornali riportano le stesse medesime notizie, in un coro perfettamente sincronizzato: incremento di contagi anche a causa dei bambini che adesso vanno vaccinati ad ogni costo, e le nuove varianti che hanno fatto prevedere al premier Draghi la necessita di continuare a vaccinare anche in futuro per poter “fronteggiare le nuove emergenze sanitarie”.
Anche quest’anno, e chissà per quanti altri, il Natale sarà all’insegna di screening e QR code, ma ancora c’è una parte di persone che non ci sta, non ha intenzione di arrendersi ad una società fatta di scansioni e permessi e non vuole scendere a compromessi con un potere sadico e malato.