Nel corso di una conferenza stampa, il 16 marzo il presidente del comitato per i mercati finanziari della Duma di Stato russa Anatoli Aksakov ha dichiarato che, “al fine di rimuovere i rischi legati al supporto di questo volume di transazioni (tra Russia e Cina), è necessario stabilire un’interazione tra i sistemi di messaggistica finanziaria russo e cinese.
La messaggistica finanziaria è una rete utilizzata dagli istituti finanziari che si avvale di un sistema di codici standardizzati per trasmettere in modo sicuro informazioni e istruzioni. Funziona assegnando a ciascuna istituzione membro un codice ID univoco che identifica non solo il nome della banca ma il paese, la città e la filiale.
Aksakov ha precisato che in ragione delle sanzioni comminate alla Russia dall’Occidente, che ha portato a un aumento del 40% delle transazioni tra i due Paesi negli ultimi due mesi, le banche centrali russa e cinese stanno cooperando per trovare un’alternativa al sistema SWIFT, attualmente lo standard internazionale.
Il 18 marzo ABC News ha riportato le dichiarazioni di un funzionario del governo indiano il quale, mantenendo l’anonimato, ha affermato che l’India sarebbe intenzionata a continuare ad acquistare petrolio dalla Russia nonostante l’invito rivolto dagli Stati Uniti in senso opposto.
Questi due sviluppi nel panorama economico asiatico potrebbero essere il prodromo della nascita di un sistema economico alternativo e indipendente da quello occidentale.
