Cinque anni dopo il primo caso di COVID-19 in Italia, ecco servito l’ennesimo virus pubblicizzato per mantenere le masse sotto controllo. Un team di scienziati cinesi ha scoperto un nuovo coronavirus, trasmissibile all’uomo dai pipistrelli, e guarda caso utilizza lo stesso recettore del SARS-CoV-2. Il volto di questa nuova “scoperta”? Shi Zhengli, la famigerata “batwoman” del laboratorio di Wuhan, lo stesso che sarebbe all’origine del disastro globale del 2020. Eppure, nessuno la ferma.
Ma niente paura! Gli esperti ci dicono che il virus è “meno potente” e che dobbiamo solo “monitorarlo”. Lo stesso copione di cinque anni fa, prima che ci chiudessero in casa, ci obbligassero a iniezioni sperimentali e distruggessero ogni libertà con la scusa dell’emergenza sanitaria. Quanto tempo passerà prima che l’OMS, l’ennesima organizzazione corrotta e inutile, lo trasformi in una nuova minaccia globale, giustificando l’ennesimo piano pandemico con restrizioni, lockdown e misure coercitive?
Il copione è chiaro: nuovo virus, nuovo terrore mediatico, nuovo giro di vite sulla popolazione. La domanda è: quanto ancora saremo disposti a farci prendere in giro?