Con una decisione definita epocale da alcuni media locali, il 2 maggio la Corte Suprema dell’India ha affermato che nessuno può essere obbligato a vaccinarsi. Secondo la pronuncia della massima autorità giudiziaria nazionale, l’integrità del corpo protetta dall’articolo 21 della Costituzione comprende anche il diritto di rifiutare la vaccinazione.
La Corte ha affermato che “l’autonomia personale di un individuo include il diritto […] di determinare come vivere la propria vita, il che comprende il diritto di rifiutarsi di sottoporsi a qualunque tipo di trattamento medico nella sfera della salute individuale”. “Le persone che non intendono essere vaccinate sulla base di convinzioni o preferenze personali, possono evitare la vaccinazione” e “nessuno può obbligarle” a riceverla.
È stato il Dott. Jacob Puliyel – in passato membro del Comitato Consultivo Tecnico di Vaccinazione Nazionale – a sollevare di fronte alla corte la questione di legittimità costituzionale dell’obbligo vaccinale imposto dagli stati di Delhi, Madhya Pradesh, Maharashtra e Tamil Nadu. Il ricorrente ha anche sottolineato l’urgenza di una revisione del Sistema di Segnalazione di Eventi Avversi Provocati dalla Vaccinazione, da lui definito poco trasparente, carente e poco conosciuto dalla popolazione.
Nell’accogliere l’istanza, la Corte ha anche sottolineato che “le restrizioni imposte agli individui non vaccinati attraverso l’obbligo vaccinale non possono essere considerate adeguate, soprattutto in quanto al momento sia i vaccinati che i non vaccinati sembrano essere suscettibili di trasmettere il virus a livelli analoghi”. L’accento è stato posto sul fatto che non esistono prove che documentino un maggior rischio di trasmissione del virus covid 19 a carico delle persone non vaccinate rispetto a quelle vaccinate.
