Segue da
Dopo aver ubbidito a ordini insensati come bravi soldatini di piombo; dopo aver odiato per sport il no-vax… cosa ci resta?
Cosa abbiamo imparato dal covid-19? Bé non vorrei essere nei panni di quei poveri disgraziati che stanno subendo, I N V I S I B I L I, i danni derivati dalla vaccinazione e né avere repressa dentro di me la frustrazione di chi ha sfoggiato scompostamente cotanta rabbiosa disumanità nei confronti di chi ha fatto una scelta sana e consapevole per sé stesso e la comunità.
Eh sì, il famoso bene collettivo, polverizzato dall’«efficacia negativa» della vaccinazione miracolosa contro un coronavirus.

Ma naturalmente anche questa è una fake news perché la vera immunità la si raggiunge solo «dopo la somministrazione della dose booster» e i dati, come sempre, vanno “ben” interpretati, come le leggi.
Tuttavia in ogni caso un diritto U N I V E R S A L E resta, ed è quello della libertà di scelta. I governanti lo sanno bene, sanno bene che nell’Universo se c’è una cosa che non si può eliminare è il libero arbitrio.
Quindi l’unica cosa che possono fare e manipolarti, ricattarti financo a torturarti fino all’inverosimile (vedi il video del Ministro Brunetta e ascolta bene le sue parole e guarda la mimica) affinché tu compia una scelta.
Scegliere non è una cosa scontata.
Scegliere non è mai facile.
Scegliere vuol dire prendersi la RESPONSABILITA’ di V I V E R E.
Vuol dire evolversi. Ogni volta che facciamo e operiamo una scelta cambiamo l’Universo che ci circonda. Quando il piccoletto calvo con gli occhiali diceva:
“Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo”
Intendeva proprio questo; scegli in modo tale che il mondo si plasmi secondo i tuoi desideri e lorsignori lo sanno bene.
Ma cosa fare Allora? Qualcuno ci da un suggerimento:
Lo so che molti di voi si diranno che sono belle parole, ma la realtà è un’altra cosa. Facile a dirsi, difficile a farsi.
Lasciate, allora, che vi segnali una citazione da un film:
A buon intenditor poche parole…