Abbiamo subito e resistito come mai avremmo pensato di dover fare
Abbiamo reagito in prima persona, nella vita quotidiana, in quella professionale e sociale
Abbiamo sostenuto il prossimo nella maniera migliore di cui siamo stati capaci
Abbiamo fatto il massimo come hanno fatto in scienza e coscienza molti sanitari, insegnanti, polizia di stato, sindacati, commercianti, alcuni magistrati (sempre troppo pochi) e validissimi comitati, associazioni e coordinamento, ciascuno come ha potuto.
Ora però dobbiamo passare la palla, e la passiamo alla componente politica che ci dovrà rappresentare alle prossime elezioni.
L’area sociale e culturale che ci accomuna, fino a 4 giorni fa, non aveva alcuna espressione politica definita, era in cantiere certamente, si vedevano i primi segni di aggregazione, ma comunque era un obbiettivo programmato per il 2023.
Le vedette nemiche hanno fiutato immediatamente il pericolo di far crescere e organizzare un collettore di 10-15 milioni di voti, ed allora hanno agito con una contromossa a sorpresa, con la destrezza istituzionale si è per l’ennesima volta recata offesa alla imparzialità ed al metodo democratico, tentando di escludere dalla partita chi non sarà in grado di raccogliere le firme per delle elezioni fissate appositamente ad horas.
In questa vergognosa pagina storica Avvocati Liberi si rivolge a ciascuno dei nostri fratelli concittadini che aspirano a rappresentarci, confermando la disponibilità ad autenticare le firme necessarie per depositare le candidature ma solo, ed esclusivamente, a condizione che i singoli aspiranti candidati mostrino un altissimo senso di responsabilità ed anche la lungimiranza politica nell’unire le forze per dare una possibilità a questa sfida.
Siamo professionisti esperti ma ora parliamo anche da elettori, sfiduciati dall’esperienza che prima di affidarsi nuovamente ad altri, pretendono di vedere il cambio di passo, la novazione dei vecchi modelli, e l’incedere verso un nuovo modo di rappresentanza.
Proseguendo sulla linea dell’appello all’unità proveniente da più parti, supplichiamo Sara, Francesco, Luca, Marco, Gianluigi, Pino: UNITEVI.
Vorremmo rendere possibile l’impresa di raccogliere le firme evitando vani sacrifici, evitando di favorire uno piuttosto che un altro, ed anche di imbarcarci in fatiche che richiedono forze che non abbiamo (la raccolta per 2 o 3 nuovi partiti divisi richiede centinaia di migliaia di firme, il doppio o il triplo di quelle che servono per un singolo soggetto), sapendo peraltro che, divisi, ciascuno ha poche chances di superare la soglia di sbarramento.
La soluzione è molto più semplice di quanto sembra, fare di necessità virtù e dimezzare le fatiche unendosi in una sola formazione che, nella diversità dei suoi componenti, rappresenti tutti.
Siamo consci delle differenze esistenti – importantissime laddove incidono sulla pluralismo dell’offerta politica – ma la gravità della situazione in cui verte il Paese e il pochissimo tempo a disposizione – insieme ad un forte senso di realismo – richiedono adesso l’unione sui punti che ci hanno resi fratelli, che abbiamo condiviso in maniera trasversale.
Non parliamo di un semplice accordo politico ma di una unione per la sopravvivenza di milioni di italiani.
Cari amici esponenti politici, avete l’enorme responsabilità di rappresentarci, di presentarVi al nuovo elettorato con una offerta popolare antisistema, al pari di quello che abbiamo fatto insieme, uniti naturalmente, in questi ultimi due anni e mezzo.
Tocca Voi, i cittadini vittime troppo consapevoli si aspettano sintesi e unione, e questo ci aspettiamo noi Avvocati Liberi.
Su queste basi troverete in ALI un servitore che aiuterà la causa facendo quanto in suo potere per permetterVi di rappresentarci.
Ogni generoso Avvocato Libero sarà entusiasta di sacrificarsi per permetterVi questa impresa democratica.
Se credete sia possibile scriveteci a edizioni@avvocatiliberi.legal in modo da fissare una riunione in settimana, trascorsa la quale non ci sarà più tempo.