
Chi si somiglia si piglia, s’incontra per strada per condividere lo stesso percorso, gli stessi ideali. E così lungo la via, il progetto Anime in cammino – nella fattispecie Sara col suo camper Agape e Alessandro con Playmastermovie (la piattaforma dedicata al cambiamento ) – ha fatto tappa in un borgo antico nelle vicinanze di Pitigliano (Gr) per incontrare Paola. Lei è una donna visionaria: già dagli anni 60/70 ha creato con altri una comunità per vivere in autonomia e autosufficienza, inizialmente in Umbria, successivamente in questo luogo. Spinta da ideali, progetti e necessità attuali oggi come ieri, perché innati nell’essere umano, miravano alla costruzione di un altra modalità di vivere, più in risonanza con i bisogni e valori ancestrali. Erano gli anni della contestazione, dell’amore libero e degli ideali comunisti; ma l’ombra dei limiti personali (gelosie, invidie, ego e quant’altro) ha sciolto e disfatto il gruppo. Però l’idea, il sogno ha continuato a vivere tramite Paola che negli anni ha cambiato pelle, è rinata molte volte ed oggi è un essere pieno d’amore che vive il suo sogno e lo manifesta donando il suo contributo per un mondo di pace.
Un sogno che vive in tanti… così come pure in Sara con la sua visione di fare rete verso il nuovo mondo, ed in Alessandro con il canale Playmastermovie nato per dare voce al cambiamento. I tre hanno di certo una missione in comune: la trasformazione dimensionale che può avvenire solo attraverso l’unione e l’amore che porta pace. Ecco perché è avvenuto quest’incontro: un ponte tra il vecchio e il nuovo per proseguire il cammino verso quei valori, quegl’ideali che rendono il nostro genere “umano” ovvero cosciente e consapevole di se stesso nonché intenzionato a far crescere la parte migliore, la luce, che alberga in tutti noi, nutrendola di condivisione amorevole e pacifica.

Paola lo spiega bene con le sue affermazioni: “vi dono un’idea, un gioco, una speranza, una porta per entrare in un altro mondo, una favola nel mondo reale, un mondo da favola! Si tratta di un gioco esperimento, una promessa che ora esigiamo, per gioco, con gentilezza, il gioco di chi vuole ottenere una vittoria, una verifica, diciamo anche l’esaudimento di un giusto bisogno: pace in terra per gli esseri di buona volontà. Questo gioco si chiama “Ca’ mondo” (ovvero “casa mondo” ndr.) è un tetto per la pace, un’arca per il mondo. Esperimento quantico nel macro della possibilità reale di condizionare gli eventi e la realtà.
Esperimento sociale che sfida l’ignoranza, verifica documentata di quanto possa cambiare la realtà aggiornando e allineando i comportamenti ad una sincera ricerca di evoluzione. Pace, un gioco per educare alla pace dando all’umanità la possibilità di provarla, di farne esperienza, di viverla.
“Ca’ mondo” è un paniere di raccolta di tutti coloro il cui profondo desiderio del cuore è la pace. Siamo tanti, l’unione fa la forza e si vincerà la pace o per lo meno si comincerà a prepararla per chi verrà. Con coraggio, amore, allegria. A “Ca’mondo” si vince sempre”. Ringrazio il cielo – conclude Paola – di avere trovato amici, compagni di cammino con lo stesso intento e invito tutti voi a giocare, con gioia, con amore e con forza”.
Questa sua idea di vivere come gioco l’esperienza terrena, con al centro la pace, nasce proprio grazie alla frustrazione dell’esperienza naufragata in Umbria. Ma si sa, ai sogni e ai giochi non vi è mai fine. Dunque, buon gioco a tutti noi!