Josep Borrell: abbiamo commesso degli errori

L’11 marzo Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha rilasciato alcune dichiarazioni all’emittente francese LCI (La Chaine Info).
Dopo aver contemplato la possibilità che, un giorno, il presidente russo Vladimir Putin – che l’intervistatore ha paragonato a Slobodan Milosevic – possa essere sottoposto al giudizio della corte penale internazionale de L’Aia per crimini di guerra, Borrell ha escluso esplicitamente la possibilità di un ritorno allo status quo per quanto attiene le relazioni con la Russia, che ritiene in futuro saranno radicalmente diverse in ragione di quanto sta succedendo.
In merito alla situazione in Ucraina, Borrell ha parlato di una guerra ingiustificata, gratuita, brutale e inaccettabile per il mondo civilizzato. Incalzato dall’intervistatore che insisteva sul fatto che l’UE sarebbe in guerra con la Russia, ha peraltro tenuto a precisare che l’UE non è in guerra con la Russia né a livello finanziario né a livello militare e che non esiste alcuna volontà in tale direzione.
Ha poi riconosciuto che l’UE ha commesso degli errori e perso delle opportunità per un avvicinamento della Russia all’Occidente, “In certi momenti avremmo forse potuto fare meglio, ci sono stati momenti in cui abbiamo fatto proposte che non siamo stati capaci di concretizzare, come la promessa che l’Ucraina e la Georgia avrebbero fatto parte della NATO”. E ha aggiunto che ritiene “un errore fare promesse che non possano essere mantenute”.

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