Te lo dice Abbate Luiggi è una rubrica che si propone di gettare uno sguardo sull’attualità attraverso i versi in romanesco del poeta Carlo Renzi interpretati da Sandro Torella, un modo per sorridere e farsi beffa delle contraddizioni del potere, proprio come era costume ai tempi di Abbate Luiggi, una delle cinque statue parlanti della tradizione romana, a cui i romani affidavano le loro proteste contro il potere papalino, affigendo dei messaggi. Rubrica a cura di Alessandro Amori per Playmastermovie.
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LA CONFUSIONE DER LINGUAGGIO
l’Itajano è ‘na lingua straordinaria,
‘na parola pò avè più significati.
Tu pijene una , ma che ne so, pia aria,
si la respiri vor dì che t’arifiati.
Si, invece, tu sei uno che indispone,
dicheno: “Cò che aria se propone”.
Oggiggiorno nun poi più dì speranza,
che porta male, e fosse questo solo,
si tu fijo sta a sistemà la stanza,
nun je poi mica dì: “Bravo figliuolo”
Si a ‘na regazza manca ‘na rotella,
nun je poi mica dì ch’è mattarella.
Che questo è vilipennio, addirittura.
E poi c’è chi confonne libbertà
cò ‘na parola antica, dittatura.
De li draghi volemone parlà?
Storie pe’ få stà bona la cratura,
dicheno mo:”Nova normalità”.
Se diceva dar vivo, mo, in presenza,
e tutto questo in nome de la scenza.
Che cammià le parole è un espediente
che serve a nun ce fà capì più gnente.
03/10/2021
Abbate Luiggi