La lotta degli studenti universitari contro le discriminazioni del green pass

Lunedì 20 settembre a Pavia gli studenti universitari contrari al green pass hanno organizzato un sit-in autorizzato di fronte alla sede centrale dell’Ateneo, unendosi alle varie realtà accademiche che, da un mese e mezzo a questa parte, stanno facendo sentire la loro voce sul territorio nazionale.

Nel corso della manifestazione hanno avuto spazio interventi (spontanei e scritti) di studenti, docenti e lavoratori: sintomo della trasversalità di professione, età e pensiero che caratterizza la realtà universitaria. Ed è proprio questa trasversalità che permette all’Università di essere fedele al suo etimo. Universitas: da “in unum vertere”. La totalità delle individualità e delle discipline dovrebbe andare a convergere in un sapere davvero universale e libero. Tale principio, fanno notare gli studenti, è stato invece ribaltato nell’attuale dibattito, anche scientifico, che si è imposto in modo evidente nella società da oltre un anno e mezzo.

Intervento di Alvise Donatini

Il recupero delle radici e della tradizione dell’istituzione universitaria si pone in netto contrasto con la tendenza odierna degli atenei a trasformarsi in una catena di montaggio il cui input è l’esibizione di un QR code e il prodotto finale sono automi, ben preparati nel loro settore tecnico, ma privi di pensiero critico e di visione di insieme.

Gli studenti mettono in campo una lotta che giunge fino al piano della dignità umana stessa, con il credo che ogni individuo possa porre fieramente il suo segno unico e personale sul tessuto sociale.
Queste considerazioni non sono riferite solo su ad piano intellettuale astratto, ma colpiscono gli occhi di tutti coloro che si trovano davanti le immagini, ormai virali, di universitari che esprimono il loro pensiero a testa alta, mentre i loro stessi colleghi entrano in aula a capo chino e volto coperto.

Intervento di Jacopo Bottani

Una cosa è certa: le riflessioni degli studenti contrari al green pass, che hanno trovato inizialmente spazio su gruppi Telegram nati “dal basso” a livello locale, stanno andando a toccare tematiche molto profonde, tali da rendere l’anno accademico 2021/2022 (inaugurato a Pavia il 5 settembre dal Presidente della Repubblica in persona, peraltro) potenzialmente caldissimo su tutta la penisola.

Alvise Donatini, studente di chimica presso l’Università di Pavia

Video di Alice Lazzari

Intervento dell’avvocato Serena Cernecca
Interviste post-manifestazione
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