Te lo dice Abbate Luiggi è una rubrica che si propone di gettare uno sguardo sull’attualità attraverso i versi in romanesco del poeta Carlo Renzi interpretati da Sandro Torella, un modo per sorridere e farsi beffa delle contraddizioni del potere, proprio come era costume ai tempi di Abbate Luiggi, una delle cinque statue parlanti della tradizione romana, a cui i romani affidavano le loro proteste contro il potere papalino, affigendo dei messaggi. Rubrica a cura di Alessandro Amori per Playmastermovie.
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Me pare da giocà ar gioco dell’oca,
viè quà, sta fermo, torna a la partenza,
c’è un imprevisto, gioca che t’arioca,
de l’infirtrato tememo la presenza.
Che l’infirtrato è quella merdaccia,
che fa l’amico, poi te sputa in faccia.
Che chi è infirtrato lo fa pe’ mestiere,
è scartro a dì: “Sto da la parte vostra,
connivido sia lotta che penziere”.
Poi, a l’improviso, sale su la giostra,
cammia li modi, cammia le magnere
e l’antra faccia lui te mette in mostra.
La granne abbilità sua sta ner fatto,
che è tua la corpa mentre fa er misfatto.
Pe’ nun pijacce la corpa che ‘n ce spetta,
allora è mejo stassene a casetta?
Amo affrontato spinte e manganelli,
ne semo esciti cò lagrime e inzuppati.
Ma in lupi se straformeno l’agnelli.
E mo stamo a temè quattro infirtrati
che hanno vennuto anime e cervelli?
Noi all’infirtrati semo abbituati.
Defatti, si rifretti pe’ un momento,
de l’infirtrati è pieno er parlamento.
22/10/2021
Abbate Luiggi