Te lo dice Abbate Luiggi è una rubrica che si propone di gettare uno sguardo sull’attualità attraverso i versi in romanesco del poeta Carlo Renzi interpretati da Sandro Torella, un modo per sorridere e farsi beffa delle contraddizioni del potere, proprio come era costume ai tempi di Abbate Luiggi, una delle cinque statue parlanti della tradizione romana, a cui i romani affidavano le loro proteste contro il potere papalino, affigendo dei messaggi. Rubrica a cura di Alessandro Amori per Playmastermovie.
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NUN ME VENNO
L’arte mia nun se vennerà ar potere,
puro ne escissi cò li denti rotti.
L’artista che se venne è un cammeriere
che serve la pietanza a li corotti.
Poi chiede quarche briciola ar padrone,
che je l’allunga cò scherno e compassione.
Intanto ce se sta a allungà la lista
de quelli che s’enchineno ar padrone,
ar punto da chiamà sorcio fascista
chi vò sortanto esprime un’oppignone.
E li giornali, poi, ce fanno a fette,
chi cò lo scritto, chi cò le vignette.
Pe’ carità, è libbera espressione,
però me pare ch’è solo pe’ loro.
Si io m’azzardo a esprime un’oppignone
un pò diverza, un pò fora dar coro,
diventeno d’en botto antifascisti,
ma, vedi ‘n pò, cò metodi fascisti.
11/10/2021
Abbate Luiggi