Anime in cammino ha fatto tappa a Ficulle (Tr) per andare a trovare Mario, Antonio, Carlo, Alexandra e Gabriella: i creatori della comunità Reti di vita. Per la precisione loro preferiscono definirsi una community-pratica perché nei propri intenti, c’è il cambiamento del Sé per vivere per il massimo bene. Gli altri loro obiettivi sono essere e fare innovazione sociale; rigenerare le relazioni umane ed il territorio e, da ultimo ma non per ultimo, curarsi delle proprie vocazioni, talenti e passioni. Reti di vita è una comunità nata nel 2017 (ma dal 2020 esperiscono una co-living nel borgo di Ficulle) che porta avanti la visione dell’amore in azione attraverso l’innovazione sociale che rigenera le relazioni umane ma anche il territorio. Vengono tutti da altre lunghe esperienze di comunità; tra di loro c’è anche il fondatore dell’EcoVillaggio-Comune, denominato “Tempo di vivere”.

Si tratta, nello specifico di persone con competenze in ambito del benessere olistico, ambientale, di promozione sociale, costruzione di manufatti in terra cruda e strutture geodetiche. Sono esperti di sistemi energetici alternativi, elettrocultura, tecniche radioniche e radioestesiste ( per evidenziare i campi elettromagnetici) di rilassamento, ed altre pratiche mirate all’evoluzione e alla consapevolezza (shatsu, conduzione di cerchi al femminile, laboratori per creare mandala sul telaio e altre arti creative manuali, corsi per apprendere i trattamenti con acque e luce bianca). E tutto questo loro sapere lo vogliono e lo stanno convogliando verso la loro missione che loro stessi affermano sia: “impollinare i popoli, soprattutto i giovani. L’ambizione è quella di diseducare da ciò che è stato indotto per rieducare, cominciando da noi. Come? Entrando nel territorio. Cominciando dal tessuto sociale che è tradizione, cultura, storia in cui però intendiamo includere l’innovazione attraverso la creazione di un linguaggio ponte, che fonde e rispecchia il vecchio e il nuovo, verso il benessere globale”. Al momento sono in procinto di dare vita ad un progetto che prevede tra le altre cose, il coworking residenziale, il turismo esperienziale ma anche le antiche e sapienti tecniche di elettrocultura (ovvero l’applicazione dell’elettricità all’agricoltura, con l’uso di antenne, magneti, piramidi, fili elettrici, batterie naturali, suoni, ed altro..) che ha la finalità di migliorare e aumentare la produzione agricola.

“Cerchiamo pionieri intuitivi di sogni e luoghi che abbiano voglia di vivere assieme in condivisione di un progetto comune ovvero in co-living”.
E’ possibile contattarli su fb https://www.facebook.com/RetiDiVita.RdV.Umbria/
o tramite email: caranto0519@retidivita.it
Stefania Lisena