Solidarietà alle forze di Polizia – Mille Avvocati per la costituzione


Mille Avvocati per la Costituzione esprimono solidarietà alle Forze di Polizia che hanno riconosciuto l’illegalità del green pass e delle restrizioni governative con le misure anticontagio che hanno veramente passato ogni limite di decenza costituzionale.

Con un comunicato alle maggiori sigle sindacali.della Polizia di Stato, i Mille Avvocati per la Costituzione hanno voluto arricchire di consapevolezza giuridica il quotidiano impegno profuso dalle forze dell’ordine nella gestione e applicazione della normativa emergenziale che impatta direttamente sui diritti e sulle libertà costituzionali dei cittadini.

Hanno rilevato i giuristi che la norma sul green pass costituisce un modo subdolo ma allo stesso tempo violento per palesare forzatamente a terzi un dato personalissimo e sensibile, perché esso attesta, sempre e comunque, una condizione sanitario (vaccinazione, avvenuta negativizzazione dal SARS-cov-2, tampone negativo), ponendosi così in aperta violazione con il “Codice in materia di protezione dei dati personali” ma soprattutto con il Regolamento UE 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016 (aggiornato alle rettifiche pubblicate sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea 127 del 23.5.2018), il quale è depositario di specifiche e rigorose tutele con riguardo ai dati sensibili, tra cui rientrano quelli sanitari.
La stessa Polizia ha percepito e compreso come il green pass sia gravemente discriminatorio, vìoli il Regolamento Europeo 2021/953 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 14.6.2021 nella parte in cui statuisce che “è necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID 19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini o perché hanno scelto di non essere vaccinate”.
Sul punto il Legislatore Europeo è stato chiarissimo:“Il presente regolamento non può essere interpretato nel senso che istituisce un diritto o un obbligo a essere vaccinati”.

Mille Avvocati per la Costituzione rilevano al corpo di Polizia dei Stato che
il green pass non è uno strumento sanitario, ma uno strumento politico teso ad aumentare le vaccinazioni in modo coatto, anche nei confronti dei soggetti che legittimamente si erano determinati a non vaccinarsi, atteso che il legislatore non ha formalmente posto alcun obbligo in tal senso e, perciò, il lasciapassare si pone in aperto contrasto con la Costituzione, ledendo libertà fondamentali dell’uomo e introducendo discriminazioni e disuguaglianze cui sono assoggettati gli stessi appartenenti alle forze dell’ordine.

Basti pensare al fatto che il personale di polizia ha il dovere di intervenire in caso di reati; rischia di essere ferito o ucciso nell’espletamento del servizio; mette quotidianamente a disposizione della collettività la propria vita, ma non ha diritto di consumare un pasto con il collega con cui condivide l’autovettura, o il servizio esterno, o la scrivania, solo perché ha scelto di non vaccinarsi.

MILLE AVVOCATI PER LA COSTITUZIONE non è rimasta indifferente alle notizie di poliziotti costretti a mangiare un panino sui gradini, come non è rimasta indifferente alle richieste di aiuto dei cittadini discriminati dalla normativa italiana, che vorrebbe utilizzare la Polizia come lo strumento per il controllo e la repressione.

Allora la solidarietà dei giuristi va a quelle forze dell’ordine che, accettando la discrizionazione ed il pregiudizio subito sul posto di lavoro, rifiutino comunque di rendersi concorrenti di un abominio giuridico e sociale, pretendendo il rispetto di regole illegittime ed irrogando pure le sanzioni per la loro inosservanza.

MILLE AVVOCATI PER LA COSTITUZIONE plaude al forte senso democratico e costituzionale dimostrato dalle forze di Polizia che rispettano l’articolo 28 della Costituzione laddove prescrive: “I funzionari e i dipendenti dello Stato e degli enti pubblici sono direttamente responsabili, secondo le leggi penali, civili e amministrative, degli atti compiuti in violazione di diritti” fondamentali della persona ed i valori indicati dagli articoli 2, 3, 4, 13, 16, 32, 35 e 41 Cost.

In sostanza la norma che introduce il green pass ha natura esclusivamente politica, viola i diritti naturali ed inviolabili dell’uomo, discrimina e crea diseguaglianza, limita la circolazione, il lavoro, l’istruzione, la retribuzione che deve assicurare al lavoratore, ed alla sua famiglia, un’esistenza libera e dignitosa, garantendo la concreta applicazione del disposto dell’art. 36 della Costituzione.

In tale condizione i Mille Avvocati per la Costituzione esprimono la.propria vicinanza agli agenti ed ufficiali della Forza Pubblica che si trovano a dover sopportare il conflitto umano, etico e professionale nell’essere vittime due volte: la prima, perché sono discriminati nel posto di lavoro scegliendo di non vaccinarsi e la seconda, perché rischiano di essere destinatari di azioni di responsabilità diretta per avere dato attuazione a norme che violano ripetutamente le norme di rango costituzionale e quelle sovranazionali a garanzia della democrazia e dei diritti dei cittadini.

In quest’epoca buia in cui le persone, di qualsiasi livello o ceto sociale, sono chiamate a prendere una posizione netta e chiara in difesa della Costituzione, la Polizia dimostra il proprio senso democratico e lo spirito di solidarietà sociale verso il prossimo, contrastando una regola antidemocratica, liberticida, illegittima che, in caso di sua applicazione, potrebbe comportare responsabilità di varia natura, che solo la storia potrà giudicare.

Ogni giorno di ingiustizia è un giorno in cui vengono erosi frammenti delle libertà di tutti.

L’appello accorato dei giuristi alla Polizia è di difendere lo Stato democratico fondato sul lavoro, proteggere le libertà dei cittadini, di essere fedeli ai valori repubblicani e far rispettare ovunque le regole e le leggi della Costituzione sulla quale si è prestato giuramento.

L’esempio ed il coraggio di questi uomini e donne saranno ricordati dalla storia.

Avv. Angelo Di Lorenzo

Facebook
Twitter
Telegram
WhatsApp

Fare informazione è un lavoro a tempo pieno che richiede molte energie e risorse.
Insieme possiamo creare un maggiore impatto nella coscienza collettiva.

ACCEDI A PLAYMASTERMOVIE