đź”´ Il 15 febbraio la commissione europea ha aperto una procedura di infrazione nei confronti dell’Italia in quanto l’attuale disciplina del reddito di cittadinanza discrimina gli altri lavoratori dell’UE. In una nota viene spiegato che il requisito delle residenza in Italia da 10 anni “si qualifica come discriminazione indiretta” in quanto tale misura di sostegno dovrebbe essere accessibile “ai cittadini dell’Ue che sono lavoratori subordinati, autonomi o che hanno perso il lavoro, indipendentemente dalla loro storia di residenza”.