🔴 Il 5 marzo la Cina ha diffuso i dati relativi al bilancio di Stato del 2023. In particolare, viene evidenziata una spesa del 7,2% per la spesa militare, che segna un lieve aumento rispetto al 7,1% del 2022, con un budget che da 1,45 sale a 1,55 miliardi di yuan (circa 224 miliardi di dollari americani).
Il 7 marzo il ministro degli esteri cinese Qin Gang ha rilasciato una serie di dichiarazioni. Ha affermato che il suo Paese non ha mai fornito alcuna arma alle parti coinvolte nel conflitto in Ucraina e ha chiesto perché gli Stati Uniti chiedano alla Cina di non fornire armi alla Russia laddove per molto tempo hanno inviato armi a Taiwan in violazione dell’accordo del 17 agosto. I toni sono stati secchi: “Perché mai dovrebbero addossare la responsabilità sulla Cina? Stiamo addirittura arrivando a sanzioni e minacce. Il che per noi è inaccettabile”. Ha poi aggiunto che la questione di Taiwan costituisce la linea rossa che non deve essere superata nelle relazioni tra Cina e USA e che gli Stati Uniti non devono interferire negli affari interni della Cina. I toni sono saliti ulteriormente: “Se gli Stati Uniti non freneranno, ma continueranno ad accelerare lungo i binari sbagliati, nessun guardrail potrà impedire il deragliamento, che si tradurrà in conflitti e scontri. Chi ne pagherà le catastrofiche conseguenze?”.