Alternativa non partecipa a intervento Zelensky

Il 21 marzo il gruppo parlamentare Alternativa ha rilasciato una dichiarazione in merito all’intervento previsto in aula per il 22 marzo: “Come parlamentari di Alternativa non parteciperemo alla seduta comune delle Camere in cui è previsto l’intervento in tandem in videoconferenza del Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky e del presidente del Consiglio Mario Draghi. Riteniamo infatti si tratti di una forzatura che non cambia di una virgola lo stato delle cose. Si tratta solo e soltanto un’operazione di marketing che non servirà a far cessare le ostilità e non avrà alcuna utilità per la parte offesa”.

L’agenzia TASS riporta un’altra parte della dichiarazione, non menzionata dalle agenzie di stampa italiane, che sottolinea come essere solidali nei confronti di uno stato sovrano non significhi assecondare la propaganda né l’appello a instaurare una no-fly zone o a un invio di truppe che trascinerebbero l’Italia e l’Europa in un conflitto globale.
Il gruppo parlamentare ritiene inoltre inammissibile che l’Italia invii armi verso l’area delle ostilità anziché “adoperarsi per realizzare una grande conferenza di pace e favorire il dialogo tra le parti per giungere a un immediato cessate il fuoco”.
I membri di Alternativa hanno anche invitato il presidente della camera dei deputati Roberto Fico ad assumere una posizione neutrale “anziché organizzare eventi mediatici che umiliano il parlamento” e che non sono suscettibili di portare a risultati concreti.

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