Djokovic ammesso agli Internazionali d’Italia

Nel gennaio 2022 Novak Djokovic ha dovuto rinunciare agli Australian Open in quanto, dopo essere stato ammesso in Australia per effetto di un visto per atleti assegnatogli nel mese di novembre 2021, si è visto cancellare il visto stesso ed espellere dall’Australia. La decisione è stata motivata dalla Corte Federale per motivi di ordine pubblico e salute nazionale, in quanto il tennista ha presentato un certificato medico di esenzione per recente infezione da Covid 19 che non ottempera alla condizione per l’ammissione sul territorio australiano, ovvero il completamento del ciclo vaccinale.

In una recente intervista il tennista serbo ha dichiarato che preferisce rinunciare alla partecipazione agli Open di Francia o ad altri tornei piuttosto che essere obbligato a vaccinarsi. Ha aggiunto di non voler essere associato ai movimenti no-vax, in quanto non è mai stato contrario al concetto generale di vaccinazione, ma di sostenere la libertà di scegliere cosa “mettere nel proprio corpo”.

Ha anche auspicato che i criteri di partecipazione alle competizioni possano essere modificati.
E il 16 febbraio 2022 dall’Italia è arrivata un’apertura proprio in tal senso. Valentina Vezzoli, sottosegretaria allo Sport, ha dichiarato che “Per quanto riguarda il tennis non è previsto il Green Pass rafforzato, quindi se Djokovic vuole venire a giocare gli internazionali a Roma, può farlo”.

A fronte del fatto che al momento la fine dello stato di emergenza è prevista per il 31 marzo 2022 e gli Internazionali avranno luogo al Foro Italico tra il 2 e il 15 maggio, è inevitabile cogliere la disparità di trattamento rispetto ai lavoratori non vaccinati over 50 ai quali dal 15 febbraio 2022 è sostanzialmente precluso l’accesso al posto di lavoro.

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