Educare con il Cuore: un progetto innovativo per “ripensare l’educazione”.

L’educazione parentale è una realtà presente in Italia da molti anni, ma è stato soprattutto a partire dall’introduzione di misure che male si adattano al sereno svolgimento delle attività di accompagnamento pedagogico dei ragazzi che molte famiglie hanno iniziato a interrogarsi sull’effettivo adempimento della scuola statale alla sua missione, e hanno avvertito l’urgenza di garantire ai propri figli un ambiente formativo più confacente alle loro esigenze; seppure questo abbia significato, in alcuni casi, trovarsi ad affrontare i pregiudizi indotti da un’informazione fuorviante circa i percorsi di istruzione alternativa.

Non sempre però tale scelta è stata coniugata ad un’approfondita riflessione sui metodi e sui contenuti proposti dalla scuola pubblica: talvolta ci si è fermati ad una valutazione riguardante, in prima istanza, il clima instaurato durante le ore di lezione, tenendo per un secondo momento – forse – le considerazioni sul progressivo snaturamento del sistema educativo di stato. Ragione per cui, come può accadere quando una decisione viene presa prevalentemente per motivi legati a necessità impellenti, ci troviamo oggi, con l’allentamento delle misure sanitarie che hanno caratterizzato gli ultimi – quasi – tre anni, di fronte ad un raffreddamento verso i progetti che di recente hanno proliferato, con la conseguenza di una crescente difficoltà per queste realtà – che pure hanno concesso ai più giovani il giusto… ossigeno per proseguire nelle loro attività di apprendimento – di trovare il sostentamento necessario al loro sbocciare.

È difficile compiere una scelta radicale e proseguire nel perseguimento dei propri ideali così come nel mezzo della bufera, quando i ritmi concitati consentono – quantomeno – di tenere alta la vigilanza, forse ancora di più nei momenti di bonaccia, in cui è richiesta una dose di energia maggiore per non rimanere bloccati in mare aperto. Esistono però dei pionieri il cui sguardo non si ferma alle circostanze che si presentano loro davanti, ma che trovano nei propri sogni la giusta determinazione per porsi in modo propositivo verso il futuro.

Nell’ambito della formazione, tra questi è senza dubbio Barbara Colosio, educatrice e filosofa, che Playmastermovie ha già incontrato in varie occasioni di confronto e che si appresta ad iniziare il secondo anno del suo progetto Educare con il Cuore. La sua perseveranza è senza dubbio di esempio in un momento, come questo, in cui tutto sembra essere tornato ad assestarsi entro gli schemi di una normalità apparente, sicura per alcuni, ma che sappiamo essere portatrice di contraddizioni e ingiustizie. Per questa regione abbiamo voluto darle voce e abbiamo avuto il piacere di incontrarla nell’intervista che segue.

Cos’è il progetto educare con il cuore?

Il progetto consiste in una visione pedagogica ed una pratica metodologica volta a sostenere le nuove generazioni e gli educatori in questa delicata fase storica e ripensare il senso profondo dell’educazione per valorizzarla, rifondarla e riformarla portando in luce un potenziale troppe volte represso per paura del cambiamento. È rivolto a bambini e ragazzi ma si dedica primariamente agli adolescenti perché rappresentano la fascia d’età più vessata ed esposta perché è la prima che va nel mondo ed è pericolosa se pensa ed agisce in modo libero, critico e divergente. Scopo di Educare con il Cuore è sostenere i ragazzi promuovendo in loro il risveglio di coscienza, la logica e l’intuizione, l’apprendimento appassionato e gioioso, l’amore per la verità, lo sviluppo dei talenti, la creatività ed il riconoscimento del bello, l’intelligenza emotiva, la cooperazione e la condivisione di valori, ideali e progettualità per il bene comune. Troppo spesso il sistema educativo istituzionale incentiva la competizione, l’individualismo, l’esercizio di un pensiero unico materialista e tecnicista, l’omologazione: attitudini, tutte queste, che conducono all’apatia. Per riformare l’educazione occorre attivare un profondo cambiamento negli insegnanti e nei genitori che rappresentano i principali referenti educativi fin dalla nascita.

Attraverso la formazione annuale di tutti coloro che si dedicano ai più piccoli e la creazione di un liceo alternativo, che sperimenta e applica l’approccio pedagogico innovativo da noi proposto, il progetto dimostra, nell’operatività, di essere in grado di sostenere l’importante passaggio evolutivo che va dall’infanzia al termine dell’adolescenza.

Cosa intendi con “un approccio pedagogico nuovo”?

L’approccio pedagogico consiste in progetti e azioni educative virtuose che rispettano l’essere umano mettendo in pratica la visione filosofica ideale promossa dal nostro progetto. Nel corso di formazione per educatori e nel Liceo Ipazia di Brescia è infatti possibile sperimentare costantemente un nuovo approccio educativo che promuovere la crescita integrata di tutti i piani dell’essere umano (mentale, emozionale, fisico e spirituale). Attraverso lezioni teoriche ed esperienziali, le visualizzazioni, le camminate in natura, le esperienze itineranti, i cerchi di parola, i diversi laboratori artistici e manuali si possono riconoscere e sviluppare le intelligenze multiple che rappresentano il nostro immenso potenziale.

La scelta di non trasmettere il sapere passivamente ma proporlo maieuticamente insegna a pensare nel senso di dubitare, porsi domande, alimentare la curiosità e apprezzare l’instancabile ricerca a partire dalla propria esperienza. La possibilità di tradurre ciò che si apprende in comportamenti virtuosi applicabili nel proprio quotidiano permette di tornare a vivere bene con se stessi e gli altri scegliendo come agire con responsabilità e gratitudine.

Possiamo entrare più specificatamente nel merito della formazione che proponete?

La formazione consiste in nove seminari di due giornate e mezza che si svolgono a Monza da novembre 2022 a settembre 2023. Venerdì 4 novembre parte la seconda edizione del percorso a cui l’anno scorso hanno partecipato sessanta educatori provenienti da tutta Italia e contempla la docenza di formatori di altissimo livello come Giuliana Conforto, Anna Bacchi, Francesco Oliviero.

La formazione è un viaggio iniziatico dentro e fuori di sé perché attiva un profondo cambiamento interiore sviluppando nei corsisti le intelligenze multiple ed un approccio educativo che coniuga sapere e vita, teoria e prassi, individualità ed appartenenza, rispetto del bene individuale e dedizione al bene collettivo. Le lezioni si possono seguire sia in presenza che a distanza e sono sempre caratterizzate da un’alternanza di momenti teorici ed fasi esperienziali sia indoor che outdoor. L’intento è di aiutare i partecipanti a lavorare profondamente su se stessi per superare le resistenze al cambiamento e tradurre in pratica le progettualità personali collaborando con altri per creare una rete attiva sul territorio.

Il corso è un’officina delle idee e l’occasione per condividere intenti, sperimentazioni e pratiche educative che integrano ed espandono il metodo da me proposto. La formazione si rivolge a tutti coloro che vogliono sostenere le nuove generazioni e sono disposti a rivedere il proprio approccio educativo, le programmazioni inconsce, le aspettative di ruolo, le pretese di controllo che inficiano la creazione di comunità educanti in grado di prosperare.

Sento che oggi è sempre più necessario tornare al senso originario dell’educazione partendo dall’auto formazione degli insegnanti e dei genitori che sono i primi ad ostacolare l’evoluzione dei giovani perché faticano ad avere coraggio, impegno e perseveranza nel gestire le proprie dinamiche interne relazionandosi con gli altri in modo amorevole, rispettoso e interiormente libero.

Chi può partecipare al corso Educare con il Cuore?

Il percorso è aperto agli insegnanti, genitori, formatori, artisti, mentori, esperti della cura e della relazione perché ritengo che siamo tutti educatori nel momento in cui siamo adulti psicologicamente e spiritualmente maturi e scegliamo di accompagnare i piccoli su un cammino di verità testimoniando la nostra esperienza con coerenza, umiltà e trasparenza.

Educare non è rivestire un ruolo ma porsi con amore al servizio della vita presente e futura.

Hai detto che il progetto contempla anche un liceo… particolare. Puoi spiegare meglio cosa lo caratterizza e perché un ragazzo dovrebbe frequentarlo?

Ad ottobre del 2022 è nato a Brescia un piccolo liceo alternativo dedicato alla filosofa Ipazia che in quei tempi difficili voleva primariamente dare rifugio e nutrimento agli adolescenti che stavano vivendo una profonda sofferenza. In due anni Ipazia è diventata una comunità educante di insegnanti, adolescenti e genitori che vogliono mettere in pratica la visione pedagogica e l’approccio metodologico promosso da Educare con il Cuore. Ipazia non è un liceo improvvisato perché nasce da un sogno pensato in trent’anni di ricerca pedagogica e non è un liceo parentale perché nasce dalla volontà di alcuni educatori di mettere in pratica la visione filosofica sottesa al progetto. I genitori collaborano attivamente ma il Liceo è voluto e sostenuto dai ragazzi e degli insegnanti che lo frequentano. Ad Ipazia partecipano ragazzi provenienti da tutta Italia che vogliono sperimentare l’approccio pedagogico che caratterizza il progetto e soprattutto desiderano mettersi profondamente in gioco contribuendo a creare la scuola che li rappresenta. Il liceo è aperto sia agli homeschooler che a coloro che vogliono vivere l’esperienza della scuola parentale o che continuano a frequentare la scuola pubblica ma desiderano sperimentare laboratori pomeridiani che educhino alla vita. Ipazia accoglie adolescenti provenienti da indirizzi liceali diversi offrendo la possibilità di apprendere le materie comuni a tutti i licei e altre materie aggiuntive che nella scuola pubblica non sono contemplate. Ipazia può accogliere anche ragazzi che provengono da una formazione tecnica se sentono di voler integrare le competenze pratiche con saperi teorici che riduttivamente definiamo liceali ma che fin dall’antichità rappresentano un patrimonio fondamentale alla crescita di ognuno di noi. Ipazia è infine una comunità educante voluta e sostenuta dagli educatori stessi che, con l’aiuto dei genitori, aspirano a creare un ponte tra il modello educativo tradizionale e una pedagogia alternativa. E’ una scuola di anime affini che uniscono le forze per sostenere i ragazzi e diffondere il nuovo.

Com’è possibile ricevere ulteriori informazioni sul corso o sul liceo Ipazia?

Nella sezione del sito www.educareconilcuore.it dedicata alla formazione è presente la descrizione completa del corso, lì si trova anche una sezione di approfondimento su Ipazia. Per informazioni aggiuntive si può scrivere una mail a: info@educareconilcuore.it.

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