Escalation in Canada

Il 17 febbraio 2022 la Canadian Civil Liberties Association ha annunciato di voler citare in giudizio il governo federale del Canada a seguito della decisione di invocare l’Emergencies Act. Nel corso di una conferenza stampa, la direttrice esecutiva Noa Mendelsohn Aviv ha affermato che l’utilizzo dell’Act costituisce una grave violazione della Carta dei Diritti dei canadesi. Ha anche ricordato come la protesta sia, in un regime democratico, uno strumento tramite cui è possibile condividere messaggi di qualsiasi genere, a prescindere dalla categoria socio-culturale di appartenenza delle persone che se ne avvalgono (attivisti ambientali, studenti, lavoratori etc).

Lo stesso giorno alcune banche canadesi hanno incominciato a congelare i conti correnti di persone segnalate dalla polizia – su ordine del premier Justin Trudeau – per aver partecipato alle proteste considerate apertamente “illegali”.

Dal 18 febbraio hanno incominciato a circolare voci secondo le quali alcuni istituti di credito avrebbero sospeso o fortemente limitato la possibilità di effettuare prelievi o bonifici al fine di prevenire una corsa agli sportelli (bank run) che potrebbe verificarsi a seguito del blocco dei conti correnti di camionisti e altri manifestanti.
E un video [per il momento visibile su Twitter e su YouTube, N.d.R.] documenta come sempre il 18 febbraio ad Ottawa, durante una carica della polizia a cavallo volta a disperdere la folla dei manifestanti, alcune persone sono state calpestate dai cavalli. Tra queste, Roberta Paulsen, un’anziana parzialmente disabile che, secondo voci in attesa di conferma, sarebbe deceduta a seguito delle lesioni riportate.

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