La sentenza della Corte Costituzionale spiegata bene

La sentenza della Corte Costituzionale italiana ha, come prevedibile, sollevato un gran polverone. Specie se la si confronta con quella di altri due nazioni, l’India e lo Stato di New York, che hanno definito incostituzionale l’obbligo vaccinale. Da noi pare invece “vicina la Cina” con le sue politiche distopiche in materia di Covid.

Innanzitutto c’é poco da stupirsi. Noi viviamo in clima culturale molto propenso all’abuso, e il cinema e la letteratura italiana contengono diverse allusioni agli abusi di potere tipici della cultura del nostro Paese: dai bravi di don Rodrigo al giudice-scimmia di Pinocchio che incarcera solo gli innocenti per arrivare ai vari megadirettori di fantozziana memoria. Quindi potrebbe la Corte Costituzionale italiana arrivare a smentire l’intera classe politica nostrana e il presidente della Repubblica, la critica al quale è punita come reato di lesa maestà? Direi di no. Questo accade nei Paesi democratici.

Ma dobbiamo anche esaminare bene questa sentenza, per cercare di capire. In realtà il pronunciamento della Corte Costituzionale non riguarda l’obbligatorietà del vaccino, ma la legittimità di sospendere il personale sanitario con una legge che gli proibisce di esercitare la professione per motivi di salute pubblica: certo, resta una cosa grave, ma “meno peggio” di quel che molti stanno paventando in queste ore. E quindi questo fa cadere il parallelo con le sentenze indiane e americane, che invece vanno a toccare l’obbligo vaccinale in quanto tale.

Poi va detto che la Corte Costituzionale si pronuncia solo su casi specifici. Certo, potrebbero anche essere estesi ad altre situazioni, ma non è detto che ciò avvenga.

Come detto sopra, la sentenza non riguarda l’obbligo vaccinale, come paventato da molti, ma la legittimità della sospensione del personale sanitario.

Certo, questa riflessione potrebbe suonare come uno schiaffo alla sofferenza di gente che si è vista sospesa dal lavoro, con tutte le conseguenze del caso. Ma è importante sottolineare che tutto ciò non ha alcuna conseguenza sul reintegro. Il reintegro avverrà comunque. È per gli aspetti risarcitori che ci saranno le ovvie conseguenze, siccome su quel punto la Corte si è espressa nel merito.

Va anche detto che la faccenda non è ancora chiusa (sono in corso altre richieste di pronuncia), quindi mettiamo avanti le mani perché aspetti peggiorativi potrebbero anche emergere.

Chiarito questo, come già detto, la Corte Costituzionale italiana non può certo smentire un potere ancora molto forte e del quale fa parte. Specie in un Paese come l’Italia dove l’ordine costituito l’ha sempre fatta da padrone, dove Garibaldi ha fatto una rivoluzione col permesso di un re e dove Mussolini ha fatto un colpo di Stato senza toccare il re, cose assolutamente anomale. Abbiamo un’élite di potere burocratico difficilmente scalfibile dall’esterno, figurarsi se dall’interno può accadere qualcosa.

Bisogna comunque calmare ogni eccesso allarmistico perché, purtroppo, ci potrebbe anche essere chi cinicamente decida di usare questa notizia per spargere nuovo allarmismo e tentare di cavalcare l’ultima onda del terrorismo pandemico-vaccinale.

In un momento come questo l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è il ritorno di paranoie legate ad obblighi vaccinali e cose simili. Purtroppo molti si sono fatti un nome grazie a questo e, scorrendo i social e misurando le reazioni a caldo, potrebbero sfruttarne l’onda.

La nostra sensazione è che comunque la stagione del terrore pandemico e vaccinale sia oramai completamente conclusa e che questa sentenza sia solo un sigillo su questo periodo che salvi un po’ la faccia ad un potere compromesso: il terrore pandemico ha fatto cadere non uno, ma ben due presidenti del Consiglio, il secondo dei quali particolarmente potente. Bisognava chiudere “fingendo” una vittoria.

Oggi ci sono altre psy-op in atto. Visto l’abbassamento dell’attenzione anche sul terrore della guerra russo-ucraina, che pare interessare meno, si sta puntando su altri fattori: ad oggi il trend pare essere quello della lotta al contante, argomento che ha un bel potenziale divisivo come lo furono Covid e vaccini, anche qui opponendo chi sta dalla parte del Potere costituito e chi sta dalla parte delle libertà individuali.

A meno di peggiorìe successive crediamo che la stagione Covid sia chiusa e che ci si debba preparare per altre emergenze.

Andrea Sartori

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