«Nel giugno del 2020 l’Italia esce dal lockdown. Movimenti e partiti prendono la scena nelle piazze, tra un popolo spaesato e in preda alla frustrazione. È l’inizio di una nuova consapevolezza in una società che mostra il suo volto più crudo e inaspettato».
Qual è il senso, a due anni di distanza, di soffermarsi su un episodio di storia recente che, fortunatamente, si è concluso? Non sarebbe più rasserenante “staccare il pensiero” da eventi passati traumatici per focalizzarsi sul futuro?
Davanti a svariate sollecitazioni – anche da parte di chi segue un percorso di ricerca interiore – che ci invitano a vivere nel presente, noi di Playmastermovie riteniamo che uno degli scopi primari del fare informazione in modo coscienzioso sia riproporre la contemporaneità quale esito di una una serie di scelte compiute in precedenza, se vogliamo che il giornalismo indipendente non si trasformi in una telecronaca sterile di fatti che percepiamo sempre più come ineluttabili.
Per questa ragione è fondamentale tenere viva la memoria storica, anche attraverso momenti di analisi e di dibattito, così da non dimenticare gli accadimenti che dovrebbero fare parte del nostro bagaglio esperienziale, né coloro che ne sono stati maggiormente coinvolti.
Giovedì 9 giugno alle ore 19,30 a Cerveteri, in Via di Gricciano n° 17, avrà luogo la proiezione del documentario “Effetto Lockdown“, il documentario di Alessandro Amori che propone, attraverso testimonianze di vita reale, una presa in esame delle conseguenze di un evento senza precedenti nella storia. Seguirà un momento di confronto e condivisione, valorizzato dalle riflessioni della parlamentare Sara Cunial, di Davide Barillari di R2020, e del giornalista Piero Cammerinesi.
«Probabilmente non avremmo accettato con così esigua resistenza la logica del lockdown, se non avessimo dentro di noi, come società, alcune forme mentali che risuonano con essa: ombre che, se non riconosciute, rischiano di tornare ad oscurare i cieli del nostro domani…
L’immobilità non è solo una condizione fisica, ma anche uno stato interiore che si instaura ogniqualvolta non ci sentiamo creatori consapevoli del nostro destino».