Medvedev: terza guerra mondiale se un membro della NATO dovesse invadere la Crimea

Il 28 giugno il vicepresidente del consiglio di sicurezza della Russia Dmitry Medvedev ha rilasciato un’intervista al settimanale russo Argumenty i Fakty.

Ha indirizzato un messaggio rassicurante alla nazione per quanto attiene la tenuta dell’economia interna, che secondo il blocco occidentale sarebbe prossima al collasso a causa delle sanzioni: l’occidente “sottostima la Russia, come al solito, o meglio, esprime pure velleità destinate a restare tali”. Ha sottolineato come le competenze in ambito tecnologico siano uno degli assi portanti per quanto attiene le infrastrutture e le sfere strategiche dell’economia russa.

Ha poi aggiunto che, in ragione delle dispute territoriali e dei differenti punti di vista in merito agli status territoriali, l’appartenenza alla NATO dell’Ucraina costituirebbe una minaccia molto più seria rispetto all’ingresso nell’alleanza di Svezia e Finlandia.
La spiegazione di questa posizione si è tradotta in un monito secco e inquietante: “Per noi, la Crimea fa parte della Russia e questo non cambierà mai. Ogni tentativo di invasione della Crimea corrisponderebbe a una dichiarazione di guerra contro il nostro Paese. Se un membro della NATO dovesse agire in tal senso, la conseguenza sarebbe un conflitto contro la totalità dell’alleanza nordatlantica, la terza guerra mondiale, un totale disastro”.

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