Russia: procedimento penale contro la cpi

🔴 Il 20 marzo è arrivata la reazione russa ufficiale al mandato di arresto spiccato dalla corte penale internazionale (cpi) il 17 marzo. L’agenzia Tass ha riportato una dichiarazione del comitato investigativo russo nella quale viene spiegato che è stato “avviato un procedimento penale nei confronti del procuratore della corte penale internazionale Karim Ahmad Khan, dei giudici della corte penale internazionale Tomoko Akane, Rosario Salvatore Aitala e Sergio Gerardo Ugalde Godinez”. Il comitato ha spiegato che l’azione è stata promossa nei confronti del procuratore “con l’accusa di azione penale contro una persona innocente con accuse illegali riguardanti un reato molto grave e per aver sferrato un attacco nei confronti di un funzionario straniero che beneficia di protezione internazionale allo scopo di aggravare le relazioni internazionali”. Quasi identiche all’origine le motivazioni all’origine del procedimento contro i giudici. “L’azione penale [del cpi] è deliberatamente illegale, in quanto non ci sono i presupposti per ascrivere loro [Vladimir Putin e Maria Lvova-Belova] una responsabilità penale”, ha sottolineato il comitato, che ha ricordato come, in accordo alla convenzione sulla prevenzione e repressione dei reati contro le persone che godono di una protezione internazionale del 14 dicembre 1973, i capi di stato beneficiano di immunità assoluta dalla giurisdizione di stati stranieri.

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