Turchia: stop dialogo con Finlandia e Svezia

🔴 A seguito di una manifestazione anti-turca nelle vicinanze dell’ambasciata turca a Stoccolma, il 23 gennaio il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dichiarato che la Svezia non avrebbe ricevuto l’appoggio da parte del suo Paese alla candidatura per la NATO.
Il 24 gennaio la Turchia ha rimandato a data da destinarsi il meeting tra Ankara, Helsinki e Stoccolma in merito all’ingresso nella NATO di Finlandia e Svezia. In precedenza, Ankara aveva fatto sapere che la condizione principale per l’approvazione dei due Paesi consiste nell’adempimento degli impegni a contrastare le organizzazioni terroristiche, prima fra tutte il PKK che stando ad alcune stime, ha provocato negli anni migliaia di morti nella lotta per la rivendicazione di uno stato indipendente curdo.
Il 25 gennaio il quotidiano turco Aydinlink ha riferito la dichiarazione del vice presidente del partito Vatan (partito patriottico) Ethem Sancak in merito al fatto che la Turchia potrebbe lasciare la NATO entro cinque o sei mesi a seguito di quelle che ha definito “provocazioni” da parte di Paesi membri dell’alleanza atlantica stessa. Sancak ha anche citato un sondaggio secondo il quale almeno l’80% dei turchi ritiene “gli Stati Uniti il Paese che conduce la politica più ostile e distruttiva” nei confronti della repubblica. Più tardi Erdogan ha rintuzzato le dichiarazioni di Sancak definendole senza senso e ha affermato che l’uscita della Turchia dalla NATO è fuori discussione, ricordando come il suo Paese sia stato tra i fondatori dell’alleanza [in realtà ha aderito nel 1952, tre anni dopo la fondazione, N.d.R.].

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