Perchè ho deciso di realizzare La morte negata

Era il 2 settembre del 2022 e a Cerveteri, paese alle porte di Roma, veniva proiettato per la prima volta Invisibili, il documentario sulle reazioni avverse da vaccino covid19 realizzato con Paolo Cassina e il gruppo di Playmastermovie. Quella sera conobbi la dott.ssa Antonella Sagone, del comitato nazionale psicologi EDSU, che mi parlò del progetto La morte negata. Ero al corrente delle disposizioni sanitarie vigenti negli ospedali italiani durante lo stato di emergenza covid, ma quando appresi i dettagli dei racconti dei parenti delle vittime, la memoria tornò a pochi mesi prima che si cominciasse a parlare di covid, quando mio padre, a seguito di una lunga malattia cronica, venne dimesso dall’ospedale in cui era in cura e ricoverato in un hospice. Nonostante la malattia fosse in fase terminale mio padre aveva sempre mantenuto uno stato di lucidità, ma subito dopo il ricovero appariva assente, non parlava più e dormiva di continuo. I medici mi parlavano di accompagnamento alla morte, e io, non avendo motivi per pensare il contrario, gli credevo. Un giorno in mia presenza mio padre si svegliò dal torpore e con una forza che non riuscivo a contenere si tolse la flebo a cui era attaccato; urlava dicendo che qualcuno stava attentando alla sua vita! Smise di delirare solo nel momento in cui l’infermiera si apprestò a cambiargli la flebo e si riaddormentò. In quel viaggio di ritorno verso casa ero molto turbato ma non avevo la lucidità necessaria per comprendere cosa stesse accadendo, mia moglie invece mi fece notare che, quella a cui avevamo assistito, non era la condizione di un uomo in fin di vita.

Chiamai una cara amica infermiera che mi fece parlare con un medico e venni a sapere la verità; mio padre veniva pesantemente sedato.

Presi coscienza dell’innaturalità del tutto, e il giorno dopo mi feci trovare all’hospice, firmai per l’uscita e portai mio padre con un’ambulanza al pronto soccorso di un grande ospedale romano. Nel giro di poche ore riprese a parlare e a mangiare e, seppur le sue condizioni riguardo la malattia cronica fossero irrimediabilmente compromesse, riacquistò in breve lo spirito e la dignità che ogni essere umano, seppur in condizioni gravi, non dovrebbe mai perdere.

Venti giorno dopo mio padre si spense, in maniera naturale, non prima di aver salutato noi figli, mano nella mano.

Al racconto della dott.ssa Sagone quindi non potei che empatizzare con i familiari delle persone finite in ospedale lontano dagli occhi e dal cuore dei propri cari.

Compresi quella sera, che avevo a che fare con un altra tematica tabù, ancora più invisibile e oscura delle reazioni avverse da vaccino, dove in quel caso la libertà di scelta consentì a molti, seppur nel ricatto di perdere il lavoro e vedersi esclusi dalla vita sociale del paese, di rifiutare il farmaco anti covid. In quel buco nero della sanità al tempo dello stato di emergenza, dove molti innocenti sono stati risucchiati a seguito di un tampone positivo, ogni libertà di scelta è stata negata.

Decisi che era più che mai opportuno impegnarsi nella realizzazione di un altro documentario, ma di lì a poco, il fenomeno delle proiezioni dal basso del documentario Invisibili avrebbe richiesto tutta la mia energia e per la piccola casa di produzione di Playmastermovie non restava che posticiparne la realizzazione. Fu solo a metà luglio dell’anno successivo che pensai bene di approfittare dello stacco vacanziero, poco più di un mese, per girare l’Italia documentando le testimonianze messe a disposizione dal Comitato Familiari Vittime Covid. Il documentario La morte negata è stato proiettato per la prima volta verso la fine di ottobre di quest’anno e da quel giorno sta girando l’Italia portando alla luce le drammatiche e sofferte testimonianze di chi ha perso i propri cari in situazioni oscure, con l’obiettivo, attraverso la partecipazione del pubblico, di stringersi in un caldo abbraccio attorno alle vittime che gridano giustizia, ma anche per restituire un dignitoso commiato a tutti coloro che negli ospedali italiani, durante lo stato di emergenza covid, hanno perso la vita e le cui anime, ci auguriamo, possano trovare pace. Un mio particolare ringraziamento va all”amico Antonio Bilo Canella che nel documentario interpreta con tanta forza espressiva, il ruolo dell’anima, aspetto gravemente non ancora contemplato dalla medicina ufficiale.

Alessandro Amori

Guarda il documentario La morte negata https://playmastermovie.com/la-morte-negata/

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